L’intervista di Svinando

 

P&G

Come è nata l’azienda?

L’azienda è nata negli anni 50 grazie al papà Giovanni Battista e la mamma Giuliana. I terreni fino a quel momento non erano mai stati coltivati, ma erano dediti al pascolo o al taglio di erba per il fieno. I nostri genitori iniziarono l’opera di bonifica rimuovendo i massi più grandi per facilitare le lavorazioni, ma lasciando l’ecosistema inalterato nel suo complesso. Da subito si cominciò la coltivazione della vite. Da qualche anno siamo noi a seguire l’azienda, insieme a nostro papà che contribuisce ancora attivamente nonostante l’età.

Che varietà coltivate e che denominazioni vi rappresentano.

Abbiamo deciso di dedicarci esclusivamente alla produzione di bianchi. Le caratteristiche delle nostre terre alluvionali (formate tra i fiumi Cellina e Meduna) e del microclima creato dalle adiacenti Prealpi Giulie permette di avere sbalzi termici tra il giorno e la notte che esaltano i profumi e rendono i vini eleganti. Produciamo Prosecco, Ribolla Gialla (sia ferma che in metodo classico), Pinot Grigio e Chardonnay. Tutti i nostri vini sono all’interno della sottozona Friuli Grave.

Quale messaggio volete dare con il vostro vino?

È un messaggio di semplicità che parte dalla gestione del vigneto fino al momento dell’imbottigliamento. La nostra filosofia è quella di far esprimere nel modo più naturale possibile la vite, con il minor intervento dell’uomo. Le piccole quantità ci permettono un’attenzione particolare sul vigneto, limitando le produzioni e migliorando le qualità. Lo stesso concetto lo stiamo portando anche in cantina, dove, per alcuni vini, facciamo fermentare e macerare il mosto e le bucce anche per più di un mese senza altri interventi enologici.

Cosa vi lega di più al vostro territorio, e cosa ritrovate di questo nel vino che producete?

Sicuramente la storia della famiglia e l’impegno dei nostri genitori nel far diventare fertile una terra costituita in prevalenza da sassi. Il paesaggio circostante dato da una sensazionale visuale delle montagne che ci avvolgono e trasmettono quel senso di protezione, calore e freschezza oggi lo possiamo ritrovare nei vini che produciamo.

Quali sono i sapori tipici della vostra terra che vi piace abbinare di più ai vostri vini?

I nostri vini bianchi e spumanti si abbinano in particolare ad antipasti, a salumi freschi, formaggi e pesce. Possiamo quindi variare dal prosciutto di San Daniele, ai salumi delle Val Tramontina, ai formaggi della pedemontana friulana e infine al pesce della laguna di Marano Lagunare.

Un vostro bel ricordo enologico.

I ricordi sono molti. Ogni anno facciamo nuovi esperimenti che poi assaggiano amici e pochi familiari. Ed è importante pensare di creare qualcosa che possa emozionare le persone a noi più vicine.

Il vino: passione solitaria o condivisa? Il vino nasce come passione solitaria durante le potature invernali, mentre si cerca di capire come andrà la stagione, mentre si curano le piante delle viti e si sfalcia l’erba. Diventa poi il mezzo di condivisione nel culmine delle vendemmie,quando ci si ritrova per la raccolta e poi naturalmente ai primi verdetti delle degustazioni.

Un messaggio agli amici di Svinando. Fate attenzione nella scelta dei vini. Il vino è prima di tutto un frutto della terra, prestate attenzione e verificate di persona le attività che vengono svolte nei vigneti, ancora prima di scegliere e degustare il vino. Il nostro impegno è quello di rendere il prodotto più salubre possibile, prima di tutto per tutelare il nostro lavoro e i nostri figli e poi di conseguenza il consumatore finale.

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